Brandy

    Filtra
      Cos’è il brandy e quali sono le sue caratteristiche

      Per prima cosa è bene specificare che il nome brandy è di origine olandese, e deriva da “brandewijn”, che significa “vino bruciato”. Si tratta quindi di un liquore che nasce partendo dal succo, dalla polpa o dalla buccia di un frutto. Nacque nel VII – VIII secolo dopo Cristo, dagli alchimisti arabi, che lo utilizzavano come medicinale. La sua diffusione in Europa è stata resa possibile grazie alla Spagna e all’Irlanda. E’ caratterizzato da una gradazione alcolica di 40 gradi.

      E’ caratterizzato da un invecchiamento in botti di rovere, oppure seguendo il metodo “criaderas y soleras“. Tale metodo prevede di riempire le botti di rovere che sono disposte su file sovrapposte. Si inizia sempre e solo riempiendo quelle in alto: dopo un anno parte del contenuto viene travasato nelle botti sottostanti, mentre quelle superiori accoglieranno un nuovo brandy. In questo modo il vino che otteniamo alla base di questa disposizione non solo è pronto per essere consumato, ma soprattutto presenterà sapori e profumi particolari, dati proprio dal continuo mix.

      Un altro aspetto importante per conoscere il brandy è imparare a capire la sua classificazione: viene catalogato seguendo il metodo di classificazione Hennessy che dipende dal suo invecchiamento.

      AC: quando il brandy è invecchiato per due anni;
      VS (Very Special): quando è invecchiato almeno tre anni;
      VSOP (very superior old pale): invecchiato per almeno cinque anni;
      XO (extra old) prevede una stagionatura di almeno sei anni;
      Hors D’age: invecchiati oltre sei anni;
      Brandy Vintage: quando si usano per la produzione uve selezionate di una particolare annata.