Distillati Giapponesi

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      Il Whisky in Giappone ? Whisky Giapponese ?

      ...Che cosa centra la Scozia con il Giappone ?

      Il clima è molto simile e rende i due distillati, pur prodotti a migliaia di km di distanza, molto simili. La produzione di whisky nel Sol Levante è avvolta nel mistero e, pare, sia dovuta a dei viaggi di alcuni scozzesi in Giappone che, visto il clima, hanno installato questa tradizione. Con gli anni a cavallo tra le guerre ci sono state molte contaminazioni, con i giapponesi che sono andati a studiare in Scozia: oggi il whisky giapponese segue fedelmente il disciplinare scozzese. L’unica differenza, non nella produzione ma nel consumo, è nell’uso del ghiaccio: la tradizione culinaria nipponica gioca sulla differenza di stati e sapori, per cui il whisky si beve con l’acqua calda d’inverno e con l’acqua fredda d’estate.

      Il whisky si beve con l’acqua ?

      Non c’è una risposta precisa, ci sono diverse scuole di pensiero. Per molti il whisky va bevuto liscio e a temperatura ambiente. In realtà in questo modo il distillato resta abbastanza chiuso e questo rende l’esperienza sgradevole perché il primo sentore che arriva, data la gradazione, è quello alcolico. 

      Ad insegnarci come si beve il whisky sono i tanti artisti ubriaconi dell’800 e del ‘900. Un buon metodo per gustarsi il bicchiere di whisky, infatti, è quello di munirsi di un secondo bicchiere con acqua fresca. Alternare un sorso di whisky ed uno di acqua per togliere l’effetto anestetizzante dell’alcol e bere di nuovo il distillato. L’acqua prepara i ricettori gustativi ed olfattivi a un nuovo sorso.

      Max consiglia, se si decidere di mettere acqua o ghiaccio, di aspettare 4 minuti prima di berlo per ogni cucchiaino di acqua aggiunto o per ogni cubetto di ghiaccio